La sua origine è lontana ed incerta come pure l’origine stessa del nome che per alcuni deriva da Pulcinello (piccolo pulcino a causa del naso adunco) e per altri per un villano di Acerra, tal “Puccio d’Aniello”, il quale dopo aver canzonato una compagnia di girovaghi, si uni a loro in qualita’ di buffone.

Qualunque siano le sue origini è certamente una delle maschere piu’ conosciute al pari di Arlecchino e rappresenta la teatralita’ tipica dei napoletani.

I rapporti tra la maschera di Pulcinella e Napoli si fanno piu’ stretti e suggestivi intorno alla fine del ‘600 ed inizio ‘700 quando la storia dello spettacolo a Napoli conosce la sua forma migliore.

L’attore piu’ famoso di tutti che meglio ha rappresentanto la maschera di Pulcinella è stato Antonio Petito il quale nonostante fosse analfabeta, scrisse alcune delle commedie piu’ riuscite con protagonista Pulcinella stesso.

Il suo costume è interamente bianco, composto da pantaloni e larga casacca trattenuta in vita da una cintura, fazzoletto nero al collo, cappello sempre bianco in testa.

Pulcinella è il tipico personaggio affamato ed indigente e proprio queste caratteristiche danno vita ad interminabili situazioni comiche. Ma è anche l’essenza stessa di Napoli, rappresenta la passione, la gioia, i dolori, i difetti ed i pregi della stessa citta’, tipico servo bistrattato ma anche furbo servitore.