DALL’UOMO  DI  IERI, LE  PIRAMIDI DALL’ENERGIA PIRAMIDALE, L’UOMO  DI  DOMANI


di Roberto Berretta

 

 

Quando si parla di Piramidi, la prima cosa che ci viene nella mente è il mistero che da sempre aleggia intorno all’argomento; ma di mistero veramente si tratta?

Gli archeologi tradizionalisti negano qualsiasi ipotesi che non sia la loro, ma ad essi si contrappone ormai una nuova tendenza che comincia a dare i suoi frutti.

Nuove menti, con molta più apertura analizzano i fatti senza farsi influenzare dalla storia che è già stata scritta e negli ultimi decenni autori come Graam  Hancock (Impronte degli Dei, Il mistero del Sacro Graal ), Robert Bauval, Adrian Gilbert (Il mistero di Orione), hanno raccolto l’eredità di John Antony West ( Il serpente celeste), una “Bibbia” per quanto concerne il sapere alternativo sull’Antico Egitto.

Le ipotesi sono divenute realtà, si è ormai certi che la Sfinge sia ben più antica delle Piramidi dato che il suo corpo è stato eroso dallo scorrere delle piogge e quindi occorre tornare ad 11.000 anni circa A.C per trovare la sua nascita e realizzazione, l’ipotesi che il suo volto apparterebbe al Faraone Chefrem, appare sempre più irreale.

Si sta facendo strada l’idea che l’intero sito di Giza sia stato costruito in tempi diversi e con il preciso scopo di realizzare un piano che era da svilupparsi nel tempo, e le cui reali coordinate erano note solo ad una casta di eletti, chiamati “i figli di Horus” che nei millenni trasferivano le istruzioni del piano stesso solo in modo verbale.

Coloro di Voi che già mi conoscono, sanno che da tempo ormai ho abbracciato la tesi che gli Egizi non siano stati i creatori e gli inventori della loro Sapienza, ma bensì gli eredi di una conoscenza che veniva da un popolo le cui origini si perdono nella leggenda.

Mi riferisco naturalmente ad Atlantide.

Le mie più ferme convinzioni, e mi limito ad accennarvele, sono che Atlantide si trovi sul fondo dell’Oceano Atlantico, e che non si siano trovate molte tracce di questo continente scomparso solo perché inabissandosi il movimento catastrofico di questa immensa massa di terra abbia sollevato una tale quantità di fanghi che ancor oggi lo ricoprono impedendone la reale collocazione; vi rimando per l’approfondimento di questo argomento al testo della relazione inerente ad Atlantide.

Tornando all’argomento Egitto, sarebbe ora che tutti coloro che seguono la tesi evoluzionistica di Darwin recitassero un serio “mea culpa”.

Non ho mai accettato la teoria che l’Uomo  discenda dalla scimmia: con umiltà bisognerebbe riconoscere che in passato sono esistite delle civiltà che di gran lunga ci superavano in sapere e conoscenza, e che il progresso che noi rincorriamo così celermente, non sempre è sinonimo di civiltà.

Essere civili, significa dare ampio spazio a ragioni di etica e di morale che purtroppo nella nostra società non vengono più insegnate e vanno perdendosi via via sempre più.

È auspicabile in questo terzo millennio rivalutare la nostra spiritualità, e rideterminare i valori di rispetto e di dovere e non solo quelli di diritto.

L’Egitto era in quel tempo una società “Sacra”, ovvero la vita di tutti i giorni era impregnata del Divino e non vi era alcuna divisione in esso.

Lo stato di percezione di noi umani e al giorno d’oggi condizionato dal ragionamento, la stessa concezione di tempo diviene una variabile che ci impedisce di afferrare i concetti che caratterizzavano la vita dell’uomo migliaia di anni fa.

Un esempio che tutti dovrebbero provare: riportatevi alla vita di secoli fa, dimorate ad esempio in una grotta od in una tenda in un luogo deserto e silenzioso, dopo circa una ventina di giorni che vi trovate in quel luogo ed avete rinunciato ad ogni comodità, vi renderete conto che il tempo, per voi assume valori differenti, col proseguire del trascorrere dei giorni comincerete ad avvertire un senso di noia e lì il 90% delle persone abbandona; proseguendo invece questo esperimento vi renderete conto che alla noia, subentra uno stato di pace quasi assoluta che protratto ulteriormente nel tempo assume un che di stato piacevole per tutta la vostra persona.

Un effetto che aumenta a dismisura la vostra capacità sensitiva e attraverso la meditazione vi apre innumerevoli porte dimensionali.

Questo tipo di percezione è ad esempio innato nei Giapponesi e fa parte della tradizione Zen dove “frustrando” il proprio io si raggiunge non solo un nuovo livello di percezione ma si “agisce e si è ad un nuovo livello”

Penserete che queste siano divagazioni, ma stò cercando di farvi capire che gli Egizi vivevano in uno spazio tempo diverso dal nostro.

Gli egittologi, pretendono di sapere che le piramidi, sono state costruite con l’opera di migliaia di schiavi, il cui numero di morti fù davvero da ecatombe; io invece penso che avessero delle conoscenze per cui tale lavoro poteva essere eseguito anche da pochi utilizzando tecniche di magnetismo molto avanzate.

In pratica essi in qualità di esseri viventi erano a contatto con i ritmi  e le armonie di tutte le energie del loro universo: da qui l’ipotesi che il sito di Giza e l’Egitto stesso di allora, riflettessero ciò che era rappresentato nel cielo e di conseguenza attraverso riti svolti in quel luogo il Faraone potesse ascendere a quella parte di Cielo che rappresentava il fine ultimo della sua crescita.

In quel tempo gli Egizi rappresentarono il punto culminante dell’evoluzione dell’uomo, la loro forza derivava dalla loro unità spirituale e la religione era il punto centrale della loro vita.

La costruzione delle piramidi consiste a mio giudizio e in relazione alle letture che ho fatto nell’utilizzo di un sistema di invenzioni che poteva essere rappresentato come un dispositivo antigravitazionale: cercando di spiegarmi meglio, tutta la materia consiste di magneti individuali ed è il movimento di questi magneti nella materia attraverso lo spazio che produce fenomeni quantificabili come magnetismo ed elettricità, di conseguenza, padroneggiando un tipo simile di conoscenza diventa anche semplice immaginare lo spostamento di blocchi di materia pesanti diverse tonnellate.

L’Antico Egitto, non aveva una religione, in quanto tale: era una religione nella sua completezza, nella più ampia e pura accezione del termine.

Uno dei testi ermetici di Thoth dice: “ Non sai, Asclepio, che L’Egitto è l’immagine del Cielo?

O per parlare più precisamente, che in Egitto tutte le operazioni dei poteri che governano ed operano in Cielo sono state trasferite sulla Terra sottostante”

Nell’Antico Egitto, tutti credevano a questa teoria e niuno pensava di metterla in dubbio e questa era la loro forza.

Tutte le prove che possediamo fanno pensare che l’Antico Regno d’Egitto sia stato un esperimento unico dell’evoluzione umana, la più notevole dimostrazione di ciò che la “mente collettiva” può generare.

La Scienza di cui ora andremo a parlare, la Piramidologia non è a tutt’oggi ancora stata completamente chiarita, noi diamo per acquisiti, fenomeni che non hanno razionalmente alcuna spiegazione.

La riscoperta dell’energia piramidale è storia abbastanza recente: negli anni 30 il filosofo francese Paul Brunton ottenne dal Cairo l’autorizzazione a trascorrere un’intera notte nella camera del Re della grande piramide .

Egli fece un dettagliato resoconto dell’incredibile esperienza vissuta, descrivendo numerose meravigliose visioni, proiezioni astrali e parlò persino di una particolare iniziazione ricevuta nel sarcofago reale.

Contemporaneamente Antoine Bovis, sensitivo e radiestesista, dopo un viaggio ispiratore in Egitto iniziò i primi esperimenti di mummificazione con i modelli di piramide.

Nel 1949, Karl Drbal, un ingegnere in pensione, presentò all’Ufficio Brevetti di Praga il suo “congegno per mantenere il filo di rasoi e lamette di rasoio” costituito da un modello di piramide “tipo Cheope”.

Solo dopo 10 anni di sperimentazione, in parte compiuta personalmente da uno dei membri della commissione, la stessa rilasciò il brevetto n° 91304.

Nel 1968 il premio Nobel Dott. Luis Alvares organizzò una spedizione in Egitto alla ricerca delle camere segrete della Grande Piramide mediante la misurazione dei raggi cosmici, i quali perdono energia attraverso gli strati rocciosi della piramide ed avrebbero così segnalato la presenza di eventuali spazi vuoti posti al di sopra della camera del Re.

I dati raccolti furono elaborati da un computer del Cairo senza rivelare però nulla di interessante che già non si sapesse.

Lo stesso esperimento, valutato in seguito dal Dott. Goneid, un altro ricercatore, diede risultati del tutto differenti, tali da far supporre la presenza di energie sconosciute all’interno della piramide che alterassero la registrazione dei dati.

Da allora in poi le ricerche sulla misteriosa energia della piramide si sono susseguite ad un ritmo sempre più incalzante.

Nel 1970, un gruppo di ricercatori messicani, coordinati dal Dott. Luis Alberto Rodriguez, autore del libro “Piramidologia”, di cui vi consiglio la lettura, tra i quali un ingegnere, uno psicologo ed un fisico fondarono un circolo a Città del Messico con l’intento di iniziare una serie di esperimenti riguardanti la Piramidologia.

La loro ricerca continuò fino al 1990 e portò al progressivo perfezionamento nella costruzione dei modelli di piramide: si osservò che le energie non dipendevano dalla massa del materiale impiegato ma soprattutto dalla forma dello stesso materiale.

Furono ideate e sperimentate le prime piramidi tubolari, senza pareti, con l’uso dei concentratori e dei cappelli soprapiramidali fino a giungere ai giorni nostri ove la terapia coadiuvante della piramide è accertata, anche se non viene riconosciuta dalla medicina ufficiale.

E arriviamo ora alla parte interessante per la quale penso siate venuti, quella che riguarda l’uso della piramide a fini terapeutici.

La salute è una delle preoccupazioni che affliggono il genere umano, essa è seconda solo ai rapporti sentimentali, ma proprio qui sta l’errore: noi abbiamo la tendenza a dissociare un po’ ogni cosa, ma questo è un errore.

“La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale, sociale………”

Questa è la definizione data dall’Organizzazione Mondiale della Sanità all’atto della sua costituzione nel 1946.

Una definizione che ha il merito di sottolineare che la Salute non è solo uno stato di assenza di malattia, ma anche di perfetto equilibrio nei vari campi della nostra vita.

Per avere le idee più chiare occorre mettere in evidenza alcuni punti essenziali:

·        Ricordarci dell’importanza da dare al “terreno” su cui si opera.

·    La giusta considerazione che dobbiamo dare alla nozione di Energia.

·   Il fatto di considerare ogni essere vivente nella sua totalità formante un’Unità.

·    L’evoluzione di colui che opera e del ruolo che deve assumere.


Il sintomo della malattia non deve più essere considerato come un nemico da combattere, ma piuttosto come l’indice di un disequilibrio esistente; da intendere come una reazione di autodifesa dell’organismo.

I praticanti della medicina naturale o se vogliamo delle applicazioni alternative, hanno avuto il merito di sottolineare l’importanza dell’igiene di vita(alimentazione, respirazione, esercizio fisico,…..)per ristabilire un terreno sano e preservare l’equilibrio dell’organismo.

È ormai acquisito che si stanno riaffermando i valori delle “Terapie dolci” come l’omeopatia, la fitoterapia, i Fiori di Bach, ed molte altre che tengono molto più conto dell’equilibrio generale della persona.

Ma per introdurci a questo discorso occorre che voi abbiate una chiara idea del concetto di Energia.

TUTTO è ENERGIA!

Le “Terapie Olistiche” ovvero globali, sia che provengano da Oriente o siano messe a punto in Occidente, sono concepite per agire sui differenti piani, tenendo quindi conto della totalità dell’essere vivente.

I differenti corpi che costituiscono l’uomo, dal più compatto al più sottile, dal più piccolo al più grande sono: il corpo fisico ed il suo doppio eterico ( chiamato talvolta corpo energetico),

il corpo emozionale (sfera affettivo – sentimentale), il corpo mentale ed il corpo spirituale.

Essendo questi corpi legati ed interpenetrandosi l’uno con l’altro, ad un problema fisico corrisponderà un problema a livello emozionale e mentale, anche se il più delle volte la persona non ne sarà cosciente.

Infatti ciascun corpo ingloba il precedente e possiede un’”irraggiamento”, un campo di azione più largo della sua dimensione.

Ad esempio, un approccio a livello emozionale avrà degli effetti sul piano fisico ed energetico, ma poco effetto sul piano mentale che è situato al di là.

Comprendete ora, quanto sia importante per risolvere un problema, agire al livello più alto possibile, quello più vicino alla sorgente.

Riconoscere quindi, che lo sviluppo di applicazioni che intervengono in modo profondo nell’essere permettendogli di liberare le emozioni bloccate, sia un grande passo verso il raggiungimento del benessere totale, ed auspichiamo che si accetti in modo non discutibile l’importanza del “pensiero positivo” nel processo di riequilibazione.

Il nuovo ruolo che si impone a colui che opera in questo campo è quindi di comprendere che l’efficacia di tutte queste tecniche è legata alla coscienza dello stesso di accettare il concetto di Unità che esiste nella persona “afflitta”ed alla sua capacità di aiutarlo a recuperarla.

Coloro che operano con le conoscenze della nuova Era, non devono essere più solo forti della loro autorità e del loro sapere, nei confronti di una persona “afflitta” male informata e passiva, ma la loro azione deve esprimersi in un accompagnamento perché la persona possa attraversare le tappe di un suo totale riequilibrio, conferendogli la sicurezza, il sostegno e l’assistenza morale e tecnica di cui necessitano.

Il punto di partenza di questo processo è la volontà di ristabilirsi della persona “afflitta”, responsabilizzata e cosciente, ed a partire da questo, una stretta collaborazione può allora stabilirsi tra la persona e colui che applica queste tecniche il quale da il suo apporto di esperienza e di “savoir faire”.

Il Benessere ristabilito in questo senso, è un risveglio della persona, indispensabile ad una trasformazione profonda dell’essere.

In questo cammino e, durante tutto il processo di ristabilimento, si producono delle prese di coscienza ( non a livello intellettuale, ma ad un livello molto più profondo) che creano questo risveglio; una espansione della coscienza che comporta il rendersi conto di non essere una  persona limitata e separata dal concetto di creazione.

Si parla quindi di coscienza transpersonale o spirituale: lo scopo delle pratiche spirituali

(preghiera, meditazione,…..) è di sperimentare questo stato, di accedere a questa coscienza superiore dalla quale la persona era separata, separazione che era all’origine di tutti i problemi incontrati.

Riunendoci armonicamente alle correnti cosmiche ne accettiamo quindi le Leggi primarie,

e ne deriva un’accettazione dell’ordine della creazione unito alla più totale fiducia nel Bene da essa fondato.

Perdonatemi questa disquisizione ma è importante capire come le cose avvenivano nell’antichità e come applicazioni che provengano da quei tempi lontani possano veramente essere efficaci se si comprende il contesto ed i ragionamenti che le crearono allora.

Ritornando ora all’Energia Piramidale, essa è veramente potente ed inesauribile.

È sempre difficile non prendere un tono un po’ misterioso quando si parla della Grande Piramide, perché a memoria d’uomo, poche sono le cose assai strane alle quali si può paragonarla: tutto ciò che la concerne è circondato da un velo di mistero: la sua età, i suoi architetti e costruttori, la sua stessa costruzione, le tecniche utilizzate ed il fine ultimo per la quale è stata realizzata.

Perché uno dei più antichi edifici che sia mai stato realizzato continua a nascondere i suoi segreti, anche ai più brillanti spiriti analitici?

Abbiamo raggiunto ottimi livelli di scienza, eppure il prodotto della scienza degli antichi si sottrae a qualsiasi tecnica di ricerca, rimanendo impenetrabile: ci rimangono solo delle supposizioni e nessuna certezza.

La Piramide rimane immobile, massiccia e solida, conosciuta nel tempo da tutti coloro che ci hanno preceduto e che a loro volta hanno lasciato il mistero insoluto.

Secondo le stime più recenti essa ha 4500 anni circa, è composta da circa 2.600.000 pietre tagliate su misura con una tolleranza di meno di 1 millimetro, e le stesse provengono da cave talvolta lontane quasi 1000 chilometri, essa si trova esattamente al centro delle masse terrestri ed allineata con il Nord magnetico ed infine la base che ha una superficie totale di 52.000 m2 è perfettamente orizzontale con una tolleranza di 2 cm.

Certo chi l’ha realizzata possedeva tecniche di costruzione superiori addirittura a quelle dei nostri giorni.

Come già premesso, sono molti i ricercatori che hanno costruito modelli di piramide, da qualche centimetro a più metri: le prove da loro effettuate danno come risultato che l’Energia della piramide attiva la cellula vivente e mummifica quella morta.

Tra le applicazioni che sono innumerevoli troviamo che questa Energia mummifica e disidrata la carne, le uova ed ogni altro elemento; disidrata i fiori e li secca senza che essi perdano la loro forma e colore; affila le lame del rasoio, rimuove l’ossido da oro e argento,

aiuta a conservare il latte fresco, purifica l’acqua e migliora il gusto dei liquidi che vengono inseriti all’interno di essa, accelera la crescita delle piante.

Inoltre aiuta a raggiungere uno stato di completo rilassamento, facilita la meditazione, accelera la rimarginazione delle ferite, diminuisce i dolori di varia specie, annulla gli stati di tensione e attraverso tecniche di applicazione abbinata con colore musica e cristalli, permette una totale riequilibratura del nostro corpo.

Essa applica una forza “carismatica” della quale non si conosce l’origine e che noi per semplicità abbiamo chiamato “Energia Piramidale”.

La Scienza d’altronde comprende il meccanismo di molti effetti magnetici e della gravitazione senza pertanto saperne molto sulle cause che li provocano.

È facile che nel futuro si possa finalmente decifrare il codice con cui avvengono questi fenomeni e quindi poter dare anche una spiegazione razionale agli effetti creati dalla piramide.

Importante e che la piramide abbia i lati rivolti verso i quattro punti cardinali ed una bussola è consigliata per adempiere a tale operazione.

Dalle mie esperienze personali ne ho ricavato che essa funziona anche a livello di emettitore per quanto concerne colore ed un codice di lettura, ma ciò è solo verificabile da un abile radiestesista.

Ponendo un pendolo sulla sommità, esso si muove con continua accelerazione in senso orario.

Un’altra annotazione importante è che sia durante la meditazione che le diverse applicazioni occorre tenere sempre la faccia rivolta a Nord e di conseguenza in posizione allungata la testa a Sud.

L’uso delle piramidi è favorevole a qualsiasi applicazione, esso da risultati aumentando le capacità autoimmunitarie del nostro corpo, presta la sua energia alla nostra rigenerazione e amplifica le qualità di qualsiasi rimedio.

Applicando circuiti di valorizzazione radionica si ottengono ottimi risultati nel riprodurre gli effetti energetici di qualsiasi rimedio eliminandone gli effetti collaterali: parlo per coloro che ne hanno già cognizione e sanno cosa significa energizzare l’acqua ed utilizzarne la memoria.

Un ultimo consiglio è di lasciare le bottiglie o i contenitori dell’acqua che bevete sotto la piramide, bevendola vi accorgerete di avere più tono e meno pensieri negativi.

L’uso della piramide, coadiuvato da tecniche cromatiche e musicali, permette la riequilibratura energetica dei vostri corpi sottili ed è un ottimo coadiuvante delle terapie antidepressive, stati di panico e disagi di origine psichica.

Resta inteso che i consigli che vi ho dato non devono assolutamente sostituire qualsiasi trattamento medico già in atto, essi possono però, come premesso, coadiuvare la somministrazione dei farmaci ed inoltre vi suggerisco di avere sempre a disposizione una diagnosi medica di prima e dopo l’applicazione alfine di poter disporre di un riscontro reale e credibile.

Buon lavoro a tutti coloro che vorranno sperimentare l’Energia Piramidale e sono sempre a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento.

 


Testi di Roberto Berretta - Tutti i diritti riservati