"...Circa due anni dopo gli ultimi
avvenimenti di questa storia nel sotterraneo
di Montfaucon furono trovati fra le orride
carcasse due scheletri di cui l'uno teneva
l'altro strettamente abbracciato.
Uno di quei due scheletri, appartenente
a una donna, aveva ancora attaccato
qualche brandello di una stoffa
che era stata bianca...

L'altro, che teneva l'altro strettamente
abbracciato, era lo scheletro di un uomo.
Si notò che aveva la colonna vertebrale
deviata, la testa affondata nelle spalle
e una gamba più corta dell'altra...
La morte di lui non era avvenuta
per impiccagione. L'uomo cui quello
scheletro aveva appartenuto era dunque
venuto là, e vi era morto.

Quando tentarono di staccarlo
dalo scheletro che teneva abbracciato,
si disfece in polvere".

Victor Hugo

 

 E' l'evento dell'anno, un successo senza precedenti e senza confini. E' il musical "Notre Dame de Paris", con musiche di Riccardo Cocciante e con i testi, per la versione italiana, del bravissimo Pasquale Panella.

"Sono particolarmente orgoglioso che la musica che ho composto per NOTRE DAME DE PARIS sia finalmente arrivata anche al pubblico italiano, il pubblico che per primo mi ha portato al successo e alla notorietà. " dichiara Cocciante.

L'idea di un musical nasce dall' incontro con Luc Plamondon e in brevissimo tempo ha battuto tutti i record di vendita discografica e di presenze a Teatro. Dal momento del debutto in Francia, risalente al settembre 98 al "Palais des Congrès" di Parigi, NOTRE DAME DE PARIS conta già al suo attivo versioni in francese, inglese e spagnolo, con un successo pari solo a quello dei più consolidati musical americani.

Ma com'è nata l'idea di scrivere un musical? E' ancora lo stesso Cocciante a spiegarlo. "Tutta l'opera è stata concepita senza sapere che un giorno sarebbe stata rappresentata. Eravamo spinti solo dal piacere della scrittura, non ci siamo mai chiesti se avesse anche un valore commerciale. Forse è proprio in questa premessa che va ricercata la chiave di un risultato tanto atipico, un successo così fuori dalle mode nel quale si è riconosciuto un pubblico trasversale a tutte le età e ai ceti sociali.
Sono fiero di questo, di avere potuto mettere in scena qualcosa di attuale che si rifà continuamente alle grandi tradizioni del passato, finalmente europeo, o almeno mediterraneo, e non più e non solo al modello americano. Tutto questo grazie allo straordinario lavoro fatto da Pasquale Panella per la versione italiana
".

Come in una ricetta di cucina, in realtà il successo di questo musical lo si deve all'equilibrio di tutti gli elementi: la storia di un amore non corrisposto che finisce tragicamente, le splendide musiche ed i testi che descrivono la storia, la bravura dei protagonisti che, oltre ad essere ottimi cantanti e ballerini, sono anche dei veri e propri stunt men capaci di affrontare scene al limite dell'incoscienza, sia pur calcolata. A tutto questo, si aggiunge un'organizzazione certosina che fa capo a David Zard e soprattutto una coreografia holliwodiana che, con la sapiente arte dei giochi di luce, e' in grado di ricreare luci ed ombre della Cattedrale più celebrata del mondo e che resta immobile a osservare, quasi con distacco, l'evoluzione dei tempi attorno a lei.

 

In questo tempo delle cattedrali
La pietra si fa
Statua, musica e poesia
E tutto sale su verso le stelle
Su mura e vetrate
La scrittura è architettura

Qui crolla il tempo delle cattedrali
La pietra sarà
Dura come la realtà
In mano a questi vandali e pagani
Che già sono qua
Questo è il giorno che verrà
Oggi è il giorno che verrà


(Il tempo delle Cattedrali)

 


 

(foto tratte dal sito www.notredamedeparis.it)
I personaggi principali della storia
Due Autori a confronto: V. Hugo e R. Cocciante 

 

 

Testo di Laura Poggiani - All Rights Reserved

 

 

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