Una Sizigia fatale di Laura Poggiani (pubblicato su Sirio n. 233) |
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Era
una splendida giornata di sole. La temperatura, quasi estiva, decisamente
sopra la media stagionale, invogliava già a pensare alle vacanze. Il
commissario Dumm camminava, come suo solito, a passo svelto lungo la 27ma
strada incurante dello sguardo un po’ ironico e divertito dei passanti.
Indossava infatti un pesante impermeabile, il cappello e nella mano destra
teneva l’ombrello. Anche il suo collaboratore, l’investigatore Perry,
lo osservò perplesso, quando, poco dopo,
giunse in ufficio. -
Commissario ma… Sta forse piovendo? – chiese preoccupato Perry mentre
cercava di sbirciare dalla finestra, oltre le tapparelle, alla ricerca di
qualche nuvola ma il suo sguardo incrociava solo uno smagliante cielo
azzurro indaco. -
No, Perry. Attualmente c’e’ un bel sole e la temperatura è anche
abbastanza elevata, per essere primavera – rispose tranquillo il
commissario Dumm che, osservando l’espressione ancor più perplessa di
Perry, si sentì in dovere di aggiungere, pazientemente
- ieri però si è verificata l’ultima sizigia del mese! – e
così dicendo, si accomodò con aria soddisfatta sulla sua sedia
regolabile domandandosi come mai fosse stata regolata così alta. Ah, già,
si disse, il solito Perry che, approfittava della sua assenza per godersi
la sua scrivania. -
La sizi… che cosa? E’ un nuovo ballo, capo? Sembra il nome di una
danza esotica! – rispose Perry e, ammiccando mentre faceva
l’occhiolino al commissario, aggiunse: - Quella biondina delle
trasmissioni, scommetto! Certo, deve essere una cannonata in un bel
completino per la danza del ventre! – e così dicendo, sbottò in una
delle sue tipiche, fragorose risate. Il
commissario fulminò l’assistente con un’occhiataccia. - No, Perry,
nessuna danza esotica. La sizigia è la fase lunare di Luna Piena o di
Luna Nuova. Ieri era appunto Luna Nuova, nel segno dei Gemelli, segno
d’Aria, in aspetto a Nettuno, il Re del Mare, che simboleggia l’acqua.
Inoltre Giove pluvio si trova proprio al Fondo Cielo del Tema eretto per
il momento esatto della sizigia e questo rafforza pertanto la previsione
di un drastico cambiamento di tempo. Vedrai, Perry, arriveranno pioggia e
vento mentre la temperatura inizierà
a subire degli sbalzi. Ho preferito quindi essere previdente, portare con
me l’ombrello e mettere giusto un soprabito! – Perry
ascoltò come affascinato la spiegazione del commissario, poi si grattò
la testa con aria perplessa: non aveva capito granché ma preferì
cambiare discorso. -
Commissario… A proposito di acqua… Dobbiamo immediatamente recarci al
Lago Telch per un nuovo caso da risolvere. – L’acqua
del lago era di una piattezza assoluta mentre il sole brillava sulla
superficie creando strani giochi di luce. Vicino alla riva, gli agenti
della scientifica stavano effettuando i soliti rilevamenti attorno ad un
corpo di donna disteso a terra. Si
trattava di una donna minuta, con carnagione e capelli chiari, un po’
paffutella. Il commissario Dumm pensò che doveva essere dei Pesci, visto
che era anche priva di scarpe. -
Qual’e’ la causa della morte? – chiese ad un agente. -
Probabilmente è stata colpita alla testa con un corpo contundente, forse
una pietra. Ha infatti una ferita alla base del cranio ed una,, mortale,
alla tempia. Potrebbe essere
quindi stata aggredita da una persona che conosceva o alla sprovvista
perché non ci sono segni di difesa o di lotta. – -
Si sa cosa facesse in riva al lago? – chiese ancora il commissario. -
Sì, era in pausa pranzo. Vede quell’hotel proprio lungo la riva, a poca
distanza? Vi lavorava come addetta alla portineria. – Varcando
la soglia dell’hotel, il commissario Dumm si guardò attorno: le pareti
erano in legno e ben curate, l’atmosfera accogliente. Di fronte a lui,
seduti nella hall, c’erano gli altri impiegati dell’hotel che furono
interrogati in una saletta privata per
non insospettire e spaventare i pochi ospiti che già erano lì in
vacanza. Il
commissario Dumm li osservò attento uno ad uno. Sibyl Crabs era una
ragazza piuttosto alta, esile, dal carattere schivo. Il fisico longilineo,
i capelli scuri e la spiccata riservatezza sottolineavano l’aspetto
della tipica Capricorno. Mostrava inoltre un’evidente difficoltà di
movimento causata da alcune fratture, dovute ad una brutta caduta da
cavallo, che si erano poi saldate male. -
Non conoscevo da molto tempo Shirley e la frequentavo esclusivamente al
lavoro. A causa delle mie condizioni di salute, non ho molto tempo per i
contatti sociali extra lavoro. Ma i rapporti con Shirley scorrevano
tranquilli, lei svolgeva i suoi compiti ed io i miei… sa, mi occupo
dell’archivio clienti e il mio lavoro si svolge nel locale adiacente
alla hall così da non avere contatto diretto con gli ospiti. Sheila
Condor la interruppe subito. – Commissario, in realtà credo che
“rapporti tranquilli” Shirley non ne avesse nemmeno con sé stessa.
Viveva in un mondo di pura fantasticheria, convinta che tutti noi, per un
motivo o per l’altro, ce l’avessimo con lei e se qualcuno sbagliava,
era solo, a suo avviso, per farle fare una brutta figura. Appena poteva,
quindi, cercava subito di insinuare il sospetto che quel dato errore fosse
stato fatto apposta, facendo però bene attenzione a recitare la parte
della vittima inconsapevole. Io mi occupavo della reception ma a causa sua
ho dovuto cambiare mansione perché Shirley mi rendeva la vita
impossibile, trovando da ridire su ogni cosa che facevo e lamentandosi
addirittura con i clienti sul mio presunto comportamento negativo nei suoi
confronti. Non nascondo di aver tirato un sospiro di sollievo nel venire a
conoscenza della sua pur triste fine. – Sheila
era una donna un po’ attempata, dalla vitalità però di una ragazzina,
aveva preso a divagare su tutte le possibili angherie subite in
quell’ultimo periodo per colpa di Shirley. Il commissario Dumm si lasciò
sfuggire un sorriso: dalla lucidità con cui si lamentava, doveva essere
una Vergine ed era quindi piuttosto normale che non andasse d’accordo
con Shirley, appartenente all’opposto segno dei Pesci. -
Basta, Sheila, abbi almeno un po’ di rispetto! – intervenne Tanya
O’Brian, una ragazza dai capelli rossi, di chiara origine irlandese,
intenta, fino a quel momento, a mangiare biscotti che, appena terminati,
lasciavano posto ad un pacchetto di crackers. – Se dovesse essere giusto
sopprimere chi semplicemente è antipatico agli altri in virtù del suo
carattere difficile, allora tu saresti stata in cima alla lista! Shirley
era una lavoratrice instancabile, e non stava certo a lamentarsi
continuamente come invece hai sempre fatto tu! Ogni volta cerchi di
intrometterti in cose che non ti riguardano, non sopporti le critiche al
tuo operato. Shirley ha provato spesso a dialogare con te, ma ogni volta
era una rissa. Io non ho il minimo dubbio, per me sei stata tu! – e così
dicendo, Tanya afferrò un
secondo pacchetto di crackers divorandolo in pochi minuti con la voracità
tipica del Toro. Il
commissario Dumm, che fino a quel momento era rimasto in silenzio ad
ascoltare, chiese allora: - Qualcuna di voi sa dirmi come mai Shirley
fosse senza scarpe? - Le
ragazze, che in quel momento stavano discutendo in modo molto acceso,
ammutolirono di colpo e, dopo un attimo di perplessità, fecero cenno di
no con la testa. – Shirley si toglieva frequentemente le scarpe, non le
sopportava proprio – disse Tanya. – Andava spesso durante l’ora di
pausa, a rilassarsi in riva al lago e subito ne approfittava per
togliersele. Forse ha fatto così anche stavolta ma non lo sappiamo
esattamente perché non l’abbiamo vista uscire. – Perry
entrò in quel momento facendo cenno al commissario di seguirlo così Dumm
si congedò dai presenti e insieme raggiunsero il luogo dove era stato
rinvenuto il corpo di Shirley che adesso era stato rimosso e sostituito
dalla sagoma disegnata col gesso lungo il piccolo molo in pietra che
terminava nel lago. -
Commissario, sono state trovate tracce di sangue sul selciato proprio
all’altezza della testa della vittima e dai rilevamenti della
scientifica, sembra che la morte sia stata accidentale. In pratica, la
vittima è semplicemente caduta battendo violentemente la testa sul
selciato. Ci sono però alcuni particolari curiosi: la ferita alla base
del cranio non è quella che ha causato la morte. Inoltre abbiamo parlato
con alcuni testimoni che hanno riferito che oggi Shirley sembrava
particolarmente nervosa ma che questo nervosismo perdurava ormai da alcuni
giorni. Inoltre non si capisce come mai si sia tolta le scarpe, che
abbiamo trovato sparpagliate
per terra, come se fossero state scagliate. Mah! E’ davvero curioso. – Il
commissario tornò nell’albergo per interrogare ancora le colleghe di
Shirley consultando stavolta, mentre parlavano, le sue effemeridi alla
ricerca di qualche indizio utile. Decise
di iniziare con Sheila: da buona Vergine con Saturno in VI Casa, era
sicuramente una stacanovista, ma anche molto attenta, anche troppo, ai
dettagli. Le chiese quindi se fosse a conoscenza dell’accentuato
nervosismo di Shirley di quegli ultimi giorni e la risposta non si fece
attendere. -
Commissario, come le ho detto Shirley era una persona paranoica, convinta
che tutti noi fossimo qui solo per ordire contro di lei. Non accettava che
qualcuno mostrasse maggiori abilità nello svolgere le normali mansioni ma
era anche molto abile a dissimulare il nervosismo facendo la vittima e
cercando, con molta calma, di convincere gli altri della bontà delle sue
ragioni. Alcuni giorni fa però ha raccontato che il suo medico l’aveva
trovata un po’ troppo depressa e così le aveva prescritto un
antidepressivo. Ma questo farmaco le provocava grande aggressività e
irritazione. Ho esperienza di farmaci e così le ho subito detto che
evidentemente era allergica alla benzodiazepina, una sostanza presente in
molti calmanti, e che sarebbe stato meglio se ne parlava col suo medico
sospendendo la terapia, ma non mi ha, come sempre, creduta ed anzi ha
reagito molto male alle mie parole.– Tanya
intervenne subito – Per forza! Sei sempre a lamentarti che hai molto
lavoro da fare e poi in realtà non fai che intrometterti nei discorsi
altrui. Comunque Commissario, è anche vero che stiamo attraversando un
periodo molto delicato. Sta riaprendo la stagione turistica ed il lavoro
aumenta. Però questo albergo ha cambiato gestione ed i nuovi proprietari
sembrano intenzionati a chiuderlo per farne invece una rivendita di
souvenir e questo metterebbe ovviamente a repentaglio il posto di lavoro
di tutti noi. Stavamo parlando proprio di questo, quando Shirley ha avuto
uno scatto di rabbia improvviso. ha iniziato ad alzare la voce dicendo che
lei mai e poi mai avrebbe accettato una situazione così, che era
ingiusto, dopo tanti anni. Deve quindi essersi resa conto di avere
esagerato, ho chiaramente visto che aveva gli occhi lucidi e
precipitosamente ha lasciato la stanza. Quando sono andata a cercarla,
l’ho trovata là… distesa lungo il molo… - E, con le lacrime agli
occhi, Tanya ricacciò in gola un singhiozzo. Dumm
osservò attentamente il suo Tema: il Sole in Toro era congiunto a Marte e
quindi la rendeva una persona dal carattere decisamente forte e questa
congiunzione era opposta al Marte scorpionico di Sheila. Queste due donne
non avrebbero mai comunicato serenamente e Dumm si chiedeva come potessero
lavorare insieme! Decise di comparare il Tema della sizigia con quello di
Shirley: la Luna Nuova era al quadrato esatto del Sole natale di Shirley
mentre Nettuno di transito era congiunto al suo Ascendente Aquario. Ma
la sua attenzione si concentrò sul tema di Sybil che presentava una
vistosa opposizione Marte-Saturno tra Capricorno e Cancro. Anche Sybil
aveva, come Tanya una congiunzione Marte-Sole a sottolineare come il suo
carattere, al di là dell’apparente timidezza, fosse invece molto
combattivo e forte e proprio quel Marte-violenza si opponeva a
Saturno-ossa evidenziando il trauma subito con la violenta caduta da
cavallo. Mentre osservava questa combinazione astrale, senza alzare gli
occhi dal foglio, il commissario si accinse a fare una domanda a Sybil
senza accorgersi che, dalla porta lasciata socchiusa una presenza
silenziosa quanto ostile e minacciosa si fosse improvvisamente insinuata
nella stanza. Quando
alzò gli occhi per parlare, il commissario Dumm si trovò allora di
fronte due occhi di fuoco e minacciosi che lo osservavano e solo il
richiamo pronto di Sybil, che velocemente afferrava il collare, evitò che
il cane si avventasse contro Dumm che fece uno scatto sulla sedia: i cani
non gli erano mai stati particolarmente simpatici, ma i Pitbull in
particolare li detestava proprio! -
Mithia, qui, buono! – diceva intanto Sybil mentre, con impaccio, urtava
un tavolo e una sedia. Anche Tanya scattò. – Sybil! Quante volte ti ho
detto di portare via quel cagnaccio! E’ pauroso, non so come fai a
tenerlo! Guarda che occhi cattivi che ha! – -
Ma no, Tanya, è un cane dolcissimo… Almeno con chi ci ama! – rispose
enigmaticamente Sybil. Il
commissario, ripresosi dallo spavento, si ricompose – Appunto Sybil, volevo giusto chiederle se aveva un cane.
Mi dica, anche Shirley lo temeva? – Sybil
annuì: - Sì. E con questa iper-reattività dovuta al farmaco, ne era
ancora più terrorizzata. Eppure Mithia è tanto dolce e caro! – così dicendo strinse forte a sé il cane che prese subito a
farle le feste accucciandosi poi ai suoi piedi. Il
commissario osservò ancora una volta il Tema della Luna Nuova comparato a
quello di nascita di Shirley . Vide che la Luna di transito attivava il
Marte radix di Shirley, andando così a combinarsi a Nettuno
all’ascendente. Nettuno ben spiegava l’allergia al farmaco, le fobie,
e Marte… Già, Marte! In un attimo lo sguardo gli si illuminò. Aveva
capito tutto! -
Bene, signore, è il momento di spiegare come sono andati i fatti e
tagliare così la testa al Toro!- La
taurina Tanya trasalì. – Ma commissario! Perché vuole farmi questo?
Tagliamola semmai alla Vergine! – disse mentre lanciava uno sguardo di
fuoco a Sheila. Con
un sorriso, Dumm proseguì - Allora, dalle nostre indagini appare chiaro
che la morte di Shirley è stata accidentale. Ciò non toglie, però, che
qualcosa l’abbia scatenata, imponendo a Shirley persino di togliersi le
scarpe nel disperato tentativo di difendersi da qualcosa che la
terrorizzava. – guardò diretto negli occhi Sybil e aggiunse: - E’
stato il suo cane, vero Sybil? Era con lei mentre stavate litigando e
l’animale ha pensato che Shirley l’attaccasse. Lei ha atteso che
Shirley, indispettita dalla vostra discussione, voltasse le spalle per
allontanarsi verso il lago, dove si recava sempre nell’ora di pausa e
soprattutto quando doveva calmarsi un po’. E’ stato allora che ha
lasciato andare il cane, vero? – Sybil
abbassò gli occhi e con un filo di voce disse – Shirley non perdeva
occasione per umiliarmi e farmi sentire inadeguata. Aveva una grande
abilità per sottolineare gli errori altrui mentre, contemporaneamente, se
provavo a replicare, si meravigliava dicendo di non capire come mai io me
la prendessi: semplicemente
rilevava un errore e non capiva perché ce l’avessi con lei. Era
diventata una situazione insostenibile e proprio questa mattina abbiamo
avuto una violenta discussione, anche perché ormai in questi giorni era
veramente impossibile dirle qualsiasi cosa, tanto era nervosa. Non ce
l’ho più fatta e, dopo l’ennesima cattiveria, come lei ha voltato le spalle
dirigendosi a passo svelto verso il lago, io ho lasciato andare Mithia che
già difficilmente riuscivo a tenere a bada. E’ un animale molto
sensibile e non sopporta che qualcuno alzi la voce con me. Le è subito
corso dietro. Shirley se n’e’ accorta e terrorizzata, ha iniziato a
scappare. E’ riuscita faticosamente a salire su un albero, mentre Mithia
ancora sotto le ringhiava. Allora Shirley gli ha tirato prima una scarpa,
poi l’altra senza però colpirlo. Io ho richiamato il cane che è
tornato indietro. Shirley è scesa allora dall’albero ma senza scarpe,
il terreno era un po’ scivoloso… sa, siamo a Nord e c’è molto
muschio in terra lungo la riva del lago.
Deve essere caduta picchiando la testa. - -
Sì, certo. Ma le ferite alla testa erano due. Quindi, anche se stordita,
Shirley deve essersi ripresa. – aggiunse il commissario. Ormai
la voce di Sybil era solo un soffio: - E’ vero. Si è infatti rialzata
stordita, ed il cane, prima che riuscissi a mettergli nuovamente il
guinzaglio, l’ha vista e ha ripreso a correre verso di lei che,
terrorizzata è scivolata di nuovo malamente e stavolta non si è più
rialzata. Il cane intanto era tornato indietro seguendo i miei richiami ed
io gli ho messo il guinzaglio. Non sono riuscita ad evitare l’accaduto,
sono solo rimasta impietrita ad assistere alla scena e quando ho sentito
arrivare Tanya ho preferito portare via definitivamente il cane dato che
anche lei ne ha paura. – -
Possibile che nessuno di voi abbia soccorso Shirley? Avrà sicuramente
chiamato aiuto, avrà gridato… - chiese perplesso il commissario. -
No, si limitava ad inveire contro il cane mentre gli lanciava le scarpe.
Shirley non era persona da chiedere aiuto, dal suo punto di vista sarebbe
stato come ammettere che anche lei, dopotutto, aveva bisogno degli altri.
Mi dispiace dirlo. Ma se l’e’ proprio meritato! – aggiunse Sybil Il
commissario Dumm lasciò Perry a stilare il verbale e si avviò alla porta
mentre, in lontananza, erano udibili i tuoni del temporale in arrivo.
Quando giunse sulla soglia, già cadevano le prime gocce di pioggia. Si
mise lentamente il soprabito, calzò bene il cappello sulla testa e,
aperto l’ombrello, si avviò lentamente verso l’auto che
l’attendeva.
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