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Era una ridente
giornata di Ottobre e Virginio passeggiava, come era suo solito fare, per le
vie del paese di Astralis. Aveva preso una stradina che si inerpicava per la
campagna, appena fuori il paese, quando la sua attenzione fu attratta da una
ragazzina paffutella, seduta al bordo della via, con in mano un fazzoletto e due
lucciconi grandi che scorrevano giu' dalle guance.
Virginio le si avvicino' incuriosito: gli occhi un po' sognanti, l'aspetto
paffutello, facevano pensare all'influenza di Poseidone nel suo Tema Astralis.
La osservo' meglio e noto' che era senza scarpe, che giacevano abbandonate
poco piu' in la' mentre i piedi scalzi erano ben stesi al tiepido sole
autunnale. Virginio sorrise: si, decisamente Poseidoniana!
- Ciao, come ti chiami? - le chiese.
- Pescina - rispose con un sospiro la ragazza e continuo' a giocherellare con
i fiori del prato, al bordo della via.
- Che ti e' successo Pescina? - le chiese con dolcezza Virginio mentre a
sua volta sospirava: i figli di Poseidone avevano sempre delle storie
lunghissime da raccontare e le esprimevano sempre tra un singhiozzo e l'altro.
E lui era invece per la capacita' di sintesi e soprattutto per una sana
praticita'!
- Ecco... - comincio' a dire - Non riesco a farmi notare da un ragazzo,
lo conoscera', lo conosce tutto il paese per la sua disponibilita' e
generosita'... - e gli occhioni luccicanti si levarono verso Virginio
esprimendo un vero e proprio punto interrogativo.
- Immagino tu stia parlando di Cancerino... Il boscaiolo. - Disse
Virginio e spero' che il suo intuito non lo avesse tradito: ne andava della
sua reputazione di Mago!!
Gli occhi di Pescina si illuminarono e, asciugatisi gli occhi col dorso
della mano, fece una largo sorriso al Mago. - Esatto, proprio lui! - poi lo sguardo
si incupi' di nuovo - Non lo capisco pero', Tanto e' gentile con gli
altri, quanto sa essere aspro nei miei confronti...
Eppure quando vuole, sa essere cosi' dolce... - E di nuovo gli occhi si fecero
sognanti.
Virginio guardo' cupo una formica che tentava (l'incauta) di arrampicarglisi sulla
preziosissima veste, con la punta del dito la scosto' facendola cadere quindi
con apparente noncuranza, rispose:
- Pescina sai che e' un Plutonico! -
Pescina lo guardo' interdetta: - Un.. Che cosa? -
- Un Plutonico Vedi, il caratterre delle persone e' segnato dal Pianeta
che dominava al momento della loro nascita... - Si rivolse con un
sorriso alla ragazza :
- tu ad
esempio sei dominata dal Dio del Mare Poseidone... E scommetto che il povero
Cancerino si dovra' sorbire il racconto di ogni film d'amore che vedi e
consolarti alla fine perche' ogni volta ti metti a piangere sul finale!
-
Pescina lo guardo' sorpresa:- E' vero. E mi prende sempre in giro.
Dice che sono infantile e non ho ancora capito se e' un complimento oppure
no... - Disse perplessa.
- Ah, sicuramente un complimento detto da lui! - sorrise Virginio - Perche'
vedi i Figli della Luna sono anche piu' sensibili di quelli di Poseidone, solo
che lo dimostrano meno presi come sono a mostrare invece una scorza di durezza
che impedisca agli altri di arrivare alla loro reale personalita'
-
- Luna? Ma Virginio, non aveva parlato di Plutonis? - ribatte' un po' confusa
Pescina -
Beh, il carattere non si compone mai di un solo elemento. Allora, Cancerino e'
Plutonico.
Guarda, eccolo la' che sta per fare legna. Osservalo attentamente - Pescina si mise
ad osservare il ragazzo che, in lontananza, si avviava con l'ascia verso
il bosco.
- Vedi? - disse il Mago - Occhiali scuri per impedire che gli altri
possano leggergli negli occhi, abiti anonimi per passare il piu' possibile
inosservato... Ma se provi a parlarci dimostra un'acutezza intellettiva fuori
dal comune -
- Si ma... E' sempre sulla difensiva, non si lascia mai andare... -
- Beh, Pescina, con i Plutonici occorre agire d'astuzia... - cosi'
dicendo, dette un buffetto con le dita alle guance paffutelle di Pescina:
finora non era mai riuscito a togliere l'alone romantico e sognatore
dagli occhi dei figli di Poseidone e regolarmente questi si scontravano
contro la realta' senza riuscire ad evitare la sofferenza che gliene veniva.
- Beh, guarda... E' abbastanza semplice. Basta cogliere i Plutonici alla
sprovvista, scrutare nel loro animo prima che loro scrutino nel tuo, utlizzare
i loro stessi mezzi per far loro abbassare la guardia e poi... Mostrare
tutta la tenerezza di cui solo una figlia di Poseidone e' capace -
- Si, ma come fare? - lo guardo' interrogativamente Pescina.
- Ti faro' una bella magia... - Cosi' detto, Virginio prese dalla tasca
un piccolo cristallo scuro, recitò una parola magica e lo dette a Pescina. -
Ecco, fino a quando indosserai questo cristallo, lui non capira' chi sei... Ma
attenta, la durata della magia e' limitata. Sta a te quindi sfruttare bene
questo lasso di tempo per potergli dire quello che hai dentro... E vedrai arriverai
dritta dritta al cuore del mite Cancerino! Ricorda che siete
complementari: tu devi imparare da lui ad essere un po' piu' realistica e lui
imparera' da te ad essere meno sospettoso verso gli altri.
Pescina prese contenta il cristallo e se lo mise in tasca, poi si alzo' di
scatto e corse verso Cancerino.
Virginio
resto' per un attimo ad osservare la scena: non aveva detto a
Pescina di non esagerare, perche' i Plutonici sanno essere anche davvero
molto, ma molto cattivi se si arrabbiano., Ma mica poteva dirle tutto, l'avrebbe
solo spaventata....
Scrollo' le spalle e prosegui' il suo lento cammino verso casa. |