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IL PINOCCHIO CHE C'E' IN TE

 


© immagine: Laura82 - Tutti i diritti riservati

 

IL PAPA' DI PINOCCHIO

 

CARLO COLLODI


Carlo Lorenzini nasce a Firenze sotto il segno del Sagittario, nel 1826, da modesta famiglia. Terminati gli studi, collabora a qualche giornale fiorentino per poi partecipare  volontario alla campagna del '48 al termine della quale fonda un giornale di satira politica, "Il Lampione'', che ebbe grande fortuna ma che fu soppresso dopo la restaurazione del '49.

Sostituitolo con un altro, "La Scaramuccia'',  ne riprese le pubblicazioni solo nel '60, al ritorno  dalla nuova campagna di guerra interrotta dalla pace di Villafranca.

Nel 1875 traduce per un editore fiorentino le fiabe del Perrault e inizia così a scrivere parecchi fortunatissimi volumi di fiabe: Giannettino, del 1876, Minuzzolo, del 1878, e via via Il viaggio per l'ltalia di Giannettino, La geografia di Giannettino, La grammatica di Giannettino, ecc.

Le avventure di Pinocchio, storia di un burattino è uno dei quattro o cinque capolavori della letteratura universale per l'infanzia, ed è il capolavoro incontestato di quella italiana. Pubblicato a puntate a partire dal 7 Luglio del 1881 sul "Giornale per i bambini'' di Ferdinando Martini, col semplice titolo Storia di un burattino e con illustrazioni di un anonimo, apparve in volume nel 1883, presso l'editore Felice Paggi di Firenze, illustrato da Enrico Mazzanti. Il numero di edizioni, ristampe e traduzioni (oltre duecento, queste ultime, sparse in tutto il mondo) pubblicate dal 1883 a oggi è davvero incalcolabile.

Ad una lettura attenta della fiaba, non sfugge una certa tendenza dell'Autore ad impartire insegnamenti, attenendosi scrupolosamente alle regole, sempre lette in chiave positiva, dei "grandi", contrapponendosi all'istinto trasgressivo e bricconcello dei "piccoli", ben spiegato dai valori Sagittario espressi dal Sole di nascita nonché, per quanto riguarda la continua morale, l'attenzione ligia delle regole, dalla Luna in Vergine che, in sestile all'Asc. Cancro, ben sottolinea l'amore per la famiglia e i bambini che traspare in personaggi della fiaba quali Geppetto.

Ma la fiaba evidenzia anche la tendenza, più o meno smaccata, di ogni personaggio a dire almeno una bugia. Geppetto racconta bugie a sé stesso illudendosi che il pezzetto di legno da lui lavorato sia un bambino; Pinocchio e  Lucignolo fanno delle bugie addirittura quasi una componente vitale e persino il virgineo Grillo Parlante racconta una bugia fingendosi morto. Questo ci rimanda a due fattori oroscopici fondamentali: il Sagittario, segno che, assieme ai Pesci, è sede del "fumoso" Nettuno e che, ammantandosi di un'ingenuità apparente motivata dall'altro Pianeta che in questi segni condivide con Nettuno la sua sede, ossia Giove, in realtà amano circondarsi solo della "propria" verità, senza approfondire se poi questa sia reale o solo un'interpretazione estremamente personalizzata degli eventi. L'altro fattore importante, per quanto riguarda il mentire in generale, è costituito da Plutone: questo Pianeta è collocato, nel tema di Lorenzini, in Ariete, in posizione molto forte, vertice di un Grande Trigono di Fuoco che vede come altri due poli addirittura il Sole e l'Ascendente! 

Insomma, figurandoci la personalità di Lorenzini, così come emerge dal suo quadro astrale, lo immaginiamo facilmente come un goliardico Pinocchio che dice bugie in maniera assai goffa, ma che in situazioni di mero utilitarismo (trigono di Luna a Urano e trigono Plutone/Sole), specie per raggiungere i propri scopi, non esita a trasformarsi nel Gatto e la Volpe!


Testi di Laura Poggiani - Tutti i diritti riservati


 

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