DALLA FIAT ALLA GRANDE FIAT

di Laura Poggiani

 

 

La FIAT, solitamente identificata con la famiglia Agnelli ed ora con quella Elkan, ha attraversato anche recentemente dei momenti davvero critici, dovendo ricorrere addirittura ad aiuti governativi quali gli incentivi per la rottamazione o la cassa integrazione per i propri dipendenti, senza però allontanare, per molto tempo l’incubo di un possibile crack finanziario definitivo.

All’improvviso la svolta: sotto la guida di Sergio Marchionne, la FIAT ha sorprendentemente acquisito quote dell’azienda automobilistica americana General Motors, aprendo così nuovi sbocchi internazionali per il mercato dell’auto. Sembrava un’operazione importante ma isolata quando subito dopo, con mossa repentina, Marchionne provava ad accedere anche all’acquisizione di quote del marchio Opel e, non appena l’esito di questa operazione e’ stato negativo, si e’ rivolto con successo al mercato cinese. Questo permetterà, nel futuro FIAT, di costruire auto a basso costo, anche ecologiche, sfruttando le tecnologie americane, puntando ad un mercato non più confinato all’ambito nazionale ma puntando direttamente al mercato globale.


LA FIAT

 

 

L’atto costitutivo della "Società Anonima Fabbrica Italiana Automobili Torino", che segna la “nascita” del soggetto economico, viene firmato l’11 luglio 1899, a Palazzo Bricherasio da parte del conte Roberto Biscaretti di Ruffia, che già importava automobili da corsa dalla Germania, del conte Emanuele Cacherano di Bricherasio, dell’avvocato Carlo Racca, di del produttore di candele in cera Michele Lanza, dell’avvocato Cesare Goria-Gatti, del redditiere Lodovico Scarfiotti, del banchiere e setaiolo Michele Ceriana-Mayneri, dell’agente di cambio Luigi Damevino, del marchese Alfonso Ferrero de Gubernatis di Ventimiglia. Come scrive Antonio Moscato ne “Il Capitalismo reale” (Teti Editore), Giovanni Agnelli entra successivamente come piccolo azionista e nominato segretario riesce a farsi proporre come “membro delegato del consiglio” prima e poi come amministratore delegato con ampi poteri. Fino ad arrivare nel 1906 ad appropriarsi a tutti gli effetti dell’azienda.




Comparando i temi di Giovanni Agnelli Sr con quelli della FIAT si può immediatamente notare l’Urano di Agnelli congiunto alla Venere (punto medio della congiunzione Nettuno/Venere/Sole) del Tema della FIAT nonché il Sole e Mercurio di Agnelli congiunti alla Luna dell’azienda. 

Inoltre, l’Asse Nodale del Tema della FIAT- che vede da un lato la Congiunzione a Saturno del Nodo Nord e dall’altro la tripla Congiunzione già citata con a capo il Sole per quanto riguarda il Nodo Sud - si incastra perfettamente nel Tema di Giovanni: il suo MC è proprio sul Nodo Nord e la sua Luna è al Quadrato esatto dello stesso mentre Urano è al Nodo Sud. Questo punto astrologico definisce, di fatto, il sovrapporsi delle vicende personali della famiglia Agnelli a quelle della FIAT segnandone anche la ormai famosa “maledizione degli Agnelli” che ha visto così tante tragedie coinvolgere i membri di questa famiglia proprio nei momenti più delicati della vita dell’azienda. A rafforzamento di ciò, l’Asse nodale di Giovanni – NN congiunto alla sua Luna e Venere - si va automaticamente a “incrociare” all’Asse Nodale della FIAT.



LA GRANDE FIAT DI SERGIO MARCHIONNE



Leggendo il libro di Marco Ferrante “Marchionne, l’uomo che comprò la Chrysler” (Mondadori), si evince come la principale qualità dell’amministratore delegato della FIAT «è la capacità di trovarsi a proprio agio nelle situazioni di crisi e di saper uscire dall’angolo nel momento più buio del match». Il manager italo-canadese, infatti, non solo è riuscito in cinque anni a risollevare la FIAT dall’orlo del commissariamento di Stato, ma addirittura ha portato l’azienda alla conquista del mercato americano.
Marchionne arriva nel Cda FIAT nel 2004 in un periodo difficilissimo per l’azienda in quanto essa versa in una crisi che sembra irrecuperabile e l’anno dopo vedrà addirittura la morte di Umberto Agnelli.
Le sue grandi capacità di inventiva e di gestione lo porteranno a razionalizzare le partecipazioni nei settori non strategici, a snellire la struttura organizzativa e a rivoluzionare la gamma dei prodotti. Riesce in breve a riordinare i conti e a riportarli in attivo conseguendo altresì notevoli risultati economici. Fronteggia efficacemente anche la recessione e la crisi finanziaria provocata dai mutui americani individuando efficaci strategie.
Essendo fermamente convinto che in futuro sopravviveranno solo un numero limitato di grandi aziende automobilistiche e altrettanto deciso a far sì che la FIAT sia fra queste, fa un’offerta per Chrysler e una per Opel, per cercare di costruire un nuovo gruppo automobilistico che potrebbe diventare il secondo al mondo: è il sogno della Grande FIAT.
Con l’avvento alla Presidenza USA di Barack Obama, il cui programma punta all’energia pulita, nonché grazie alla fitta rete di conoscenze internazionali maturate nel corso della sua carriera, Marchionne riesce a far entrare la FIAT nel capitale Chrysler con l’accordo di fornire all’azienda di Detroit tecnologia verde.



Sovrapponendo i due temi dell’attuale amministratore delegato e della FIAT, si rimane stupiti dalla grande similitudine con molteplici punti di contatto. Come per Giovanni Agnelli Sr, anche in questo caso troviamo Urano che svolge un ruolo determinante: è sul Sole della FIAT, a significare idee innovative e creative che coinvolgono l’Azienda. Mercurio/Sole/Venere di Marchionne sono pressoché “seduti” sulla congiunzione Mercurio/Nettuno/Venere della FIAT. L’Asc cade su Plutone della FIAT e soprattutto troviamo le due Lune in Trigono perfetto, tra Leone e Ariete: sembra quasi che la scelta di Marchionne sia stata determinata da un astrologo! Anche l’Asse Nodale della FIAT, come già precedentemente segnalato, si trova sul Sole di Marchionne a sottolineare come sia proprio per l’azienda “l’uomo del destino”.


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